Da oltre 15 anni Altura Labs ha verticalizzato le proprie competenze per comprendere e accogliere le esigenze di presidio e comunicazione digitale di aziende nazionali e internazionali che operano nel mondo dell’aerospazio.
Sebbene aziende come Thales, AVIO, Arianespace o realtà transnazionali come l’ESA, solo per citarne alcune, hanno un target prevalentemente B2B e per certi versi Istituzionale, si è iniziato a comprendere che non solo questo target può essere raggiunto tramite canali digitali specifici (es. LinkedIn, testate online generaliste, economiche o di settore, DEM, Motori di Ricerca, etc. per rafforzare l’awareness sulle competenze, i traguardi, i clienti acquisiti, l’impegno nella ricerca, l’attenzione alla sostenibilità) ma che anche un target meno tecnico può essere parte di una strategia di crescita e consenso, che bottom up può contribuire ad alzare l’interesse e il consenso verso l’intero settore.
Il senso di una missione spaziale, di un lancio che porta in orbita satelliti di nazionalità diverse per scopi diversi, l’impatto e i benefici che questo porta nella vita e nella quotidianità di ciascuno sono concetti che solo la potenza e la capillarità del web possono e hanno aiutato a veicolare.
Astro Samanta, la ISS e le dirette dei suoi astronauti su TikTok, la sonda rosetta, Paxi - la mascotte dell’ESA divenuta famosa su YouTube e amica di milioni di bambini in tutta Europa - i canali social e YouTube della NASA, i lanci seguitissimi di AVIO con Arianne e Vega, senza parlare dell’enorme risonanza mediatica che SpaceX e il suo fondatore hanno sui canali digitali, social network in primis.
Il grande interesse che stackholders e persone comuni stanno dimostrando verso questo settore è in buonissima parte dovuto al digital e alle strategie digitali che i player del settore aerospaziale hanno messo in campo per avviare azioni di divulgazione scientifica e quindi indirettamente di awareness e consenso verso le proprie aziende e realtà.